L’opera rappresenta una ordinata esposizione delle leggi amministrative del Lombardo-Veneto dopo il Congresso di Vienna. Il cap. IV è dedicato al Viceré, rappresentante dell’Imperatore, ai due governi, Lombardo e Veneto, e alle Congregazioni centrali di Milano e di Venezia, istituite “per conoscere nelle vie regolari con esattezza i desiderii ed i bisogni degli abitanti del Regno, e per mettere a profitto nella pubblica amministrazione i lumi ed i consigli che i loro rappresentanti potessero somministrare a vantaggio della patria”. Si tratta di organismi consultivi organizzati per ceti ed a base fortemente censitaria con i quali le “monarchie amministrative” cercavano di sopperire all’assenza di organi rappresentativi.
Note sull'opera
esemplare di notevole freschezza