Assai rara raccolta del Concordato e degli atti emanati dal 1818 al 1855.
" Ai rapporti tra Stato e Chiesa, alterati profondamente dalla politica ecclesiastica dei principi francesi, era necessario dare uno stabile assetto giuridico. Giacchè il Concordato di Carlo III e Benedetto XIV (1741) non poteva essere ripristinato a cagione delle troppe mutazioni intervenute dopo; e d'altra parte ripugnava al principe restaurato legittimare l'indirizzo e tutti gli atti del governo passato. A ciò si provvide con un nuovo trattato conchiuso dopo lunghe trattative nel 1818. Con esso non si fece getto della tradizione napoletana rispetto ai diritti della potestà civile nei rapporti esteriori col potere spirituale, e pur riconoscendo la posizione privilegiata della Chiesa e dei suoi istituti, si fecero salvi i diritti di viglianza e controllo dello Stato. Infatti, mentre da una parte si ripristinavano i varj ordini religiosi soppressi, restituendo loro i beni già incamerati e non ancora alienati, e si riaffermava la piena facoltà della Chiesa di fare nuovi acquisti, e si rimettevano le cause ecclesiastiche e matrimoniali al foro ecclesiastico; dall'altra le immunità del clero pur riconosciute sal Concordato precedente vennero abbandonate, e al Re fu conferito, sia pure per indulto del Papa, il diritto di nomina a tutti i benefici maggiori del Regno. Ai Vescovi era data bensì una facoltà di censura sulla stampa per ciò che giudicavasi contrario alla dottrina della Chiesa ed ai buoni costumi, ma insieme era lor fatto obbligo di prestar giuramento di fedeltà al principe. Inoltre, con un articolo segreto si mantenne fermo il regio exequatur e placet per le bolle e i brevi pontifici, e con deliberazione posteriore si lasciò immutato il diritto di legazia apostolica in Sicilia nei limiti della Bolla di Benedetto XII del 30 Agosto 1728. Il Concordato concluso a Terracina il 16 febbraio 1818 dal Card. Ercole Consalvi per Pio VII e da Luigi de Medici ministro delle finanze per Ferdinando I°, fu reso esecutivo nel Regno con legge 21 marzo 1818 n° 1150. Comprende 30 articoli, oltre quello segreto". C.f.r. Del Giudice-Besta. Storia del diritto italiano.
Note sull'opera
ottima copia, leggeri aloni marginali e sparse fioriture, le pp. 137-144 del tomo IX° ripetute e le pp. 217-224 mancanti.