Edizione mista cinquecentesca del Corpus Juris Canonici.
Corpus Iuris Canonici. Termine attinto dal nome dato tradizionalmente alla compilazione giustinanea (Corpus Iuris Civilis). Fu usato la prima volta dal Concilio di Basilea (1431-43) per indicare le tre collezioni ufficiali di testi legislativi canonici ordinate rispettivamente da Gregorio IX, Bonifacio VIII e Clemente V. Venne in seguito usata pre designare un più vasto complesso costituito dalle tre collezioni ufficiali suddette più altre tre di carattere privato: il Decreto di Graziano, le Extravagantes di Giovanni XXIII, e le Extravagantes comuni. A questo complesso che, benchè costituito da collezioni di catattere e valore diverso, dal 1500 venne pubblicato anche in edizione ufficiale come una sola grande raccolta, restò definitivamente attribuito il titolo unitario di Corpus Iuris Canonici e come tale rappresentò, in certo modo, nelle Scuole e nella pratica il riscontro o correlativo ecclesiastico del Corpus Iuris Civilis.
Note sull'opera
6 Arbor a piena pagina nel testo e 2 incisioni in legno a piena pagina raffiguranti Gregorio con vari Vescovi all'atto della presentazione delle Decretali. l'opera nel complesso è assai ben conservata e consultabile. Come sempre capita in questo genere di libri sono presenti piccoli rinforzi, minuscoli tarletti marginali a poche carte, leggeri aloni marginali e leggere bruniture sparse.