Al corpo delle leggi albertine mancava, come fu avvertito, il Codice di Procedura Civile. Questa lacuna fu colmata da Vittorio Emanuele, il quale promulgò tale codice con legge 16 luglio 1854. Ma in verità esso appartiene legittimamente al pardre (Carlo Alberto) che ne aveva ordinata la compilazione, e sotto il cui regnoil codice venne in gran parte elaborato.
Note sull'opera
copia in grande formato, assai marginosa stampata su carta forte in eccellente stato di conservazione. Questa particolare tiratura dei codici veniva dedicata a personaggi di particolare importanza oppure a chi, grazie agli ampi margini, aveva il compito di revisionare o annotare eventuali modifiche.