la grande diffusione che le sue opere lucidissime ebbero durante il sec. XVIII fece sì che nella dottrina e giurisprudenza francese i principî del diritto romano s'identifimssero con l'interpretazione che il P. ne aveva data; e fu ancora attraverso gli scritti suoi che il diritto giustinianeo fu preso a modello dal codice Napoleone (1804), riuscendo talvolta anche al risultato di far passare per romane massime ricavate da false interpretazioni sue.
Note sull'opera
ottima copia in solida e fascinosa legatura coeva.
Note sull'autore
Pothier R. G.Insigne giurista nato ad Orleans nel 1699, ed ivi morto nel 1772. Fu prima magistrato, poi chiamato dal Cancelliere Daguessau nel 1739 a ricoprire la cattedra di Diritto Civile nella Università di Orleans. Pothier fu giurista lucido e profondo nella dottrina. In quel tempo, nel nord della francia, i rapporti giuridici erano dominati dalle Consuetudini di origine germanica; mentre nel Mezzogiorno era ancora applicato il Diritto Romano. Pothier unificò i due ordinamenti giuridici e ne costruì un sistema razionale, ricavandone “con spirito illuministico” i principi generali. L’influsso della sua opera crebbe sempre più, e maggiormente quando la Rivoluzione unificava giuridicamente e politicamente la francia. La Commissione compilatrice del Codice di Napoleone si ispirò prevalentemente all’opera di Pothier; alcuni paragrafi (specialmente sulle obbligazioni e contratti) del Codice Civile di Napoleone, furono letteralmente ricalcati sul testo di Pothier.