L'opera esplora, in dodici libri, l'applicazione della interpretatio e delle sue categorie ai negozi, e tra questi al testamento. Qui, non dandosi i criteri di generalitas né di necessitas riferibili alla sfera degli atti pubblici, si tratta di ispezionare la dichiarazione con cui si formula l'accordo: l'interpretatio, dunque, è l'operazione con cui si indaga il nesso non evidente tra verba e voluntas del privato per "intelligere attraverso i verba ciò che avesse disposto la voluntas del privato" (Caprioli). Il M., pertanto, compiva un'esemplare "fenomenologia della dichiarazione" c.f.r. Dizionario Biografico Treccani
Note sull'opera
bel frontespizio rosso e nero, bei capolettera ornati e figurati, leggeri aloni alle prime e ultime carte altrimenti copia assai fresca, forellini di tarlo ai margini bianchi di poche carte
Note sull'autore
Mantica FranciscoValente giurista friulano nato a Venzone nel 1534 e morto a Roma nel 1614. Studò a Padova eb ebbe come maestro Mariano Socino Junior e Tiberio Deciani. Insegnò a Padova dal 1560 al 1586 quando Sisto V° la nominò Uditore della Sacra Rota per la Repubblica di Venezia. Nel 1596 Clemente VIII° gli conferì la porpora cardinalizia.