Giurista imolese, fu pretore a Cesena, Foligno, Trento e Rovereto. L'Arcivescovo di Saliburgo lo volle suo Consigliere Aulico e Bologna lo fece Uditore Rotale. Pubblicò varie opere giuridiche tra le quali spicca il De Emptione (60 consultazioni sulla Compra-Vendita e 30 consultazioni sulle Spese nelle Cause Civili) scritto con il figlio. Morì nel 1746.
Note sull'opera
Minuscolo tarletto al margine inferiore interno bianco delle prime carte.