"Se Carlo Alberto per la storia politica è celebrato quale datore della libertà politica nello Stato subalpino e iniziatore della indipendenza italiana, per la storia giuridica merita d'essere annoverato come il terzo rinnovatore, dopo Emanuele Filiberto e Vittorio Amedeo II, del diritto piemontese.Nel 1831 nominò una commissione legislativa di giuristi e magistrati presieduta dal ministro guardasigilli Giuseppe Barbaroux e divisa in quattro sezioni: quella civile, quella per il procedimento civile, quella per le leggi commerciali e l’ultima per le materie penali. Il Codice di Commercio è diviso come il francese in quattro libri che trattano del commercio in genere, dei fallimenti e bacherotte, e della giurisdizione commerciale (il tutto in 723 art.) Compilatore principale ne fu il magistrato Carlo Rossi, il quale fra l'altro nella parte del fallimento seppe giovarsi della legge francese del 1838, migliorandola; onde per questo istituto il codice albertino s'avvantaggia su quello napoletano". C.f.r. Del Giudice P. Storia del diritto Italiano.
Note sull'opera
copia in grande formato, assai marginosa stampata su carta forte in eccellente stato di conservazione. Questa particolare tiratura dei codici veniva dedicata a personaggi di particolare importanza oppure a chi, grazie agli ampi margini, aveva il compito di revisionare o annotare eventuali modifiche.