" Nel 1896 l'E. aveva iniziato a collaborare alla Riforma sociale, pubblicata dal Roux a Torino sotto la direzione di Francesco Saverio Nitti, che del giovane E. divenne amico e protettore accademico. Nel 1900 l'E. figura redattore; nel 1902 condirettore, e alla fine del 1907 direttore unico. Sotto la sua guida, la rivista, che Nitti aveva concepito come palestra di studi sociali e con forte caratterizzazione metodologica, si apri alle questioni di attualità in campo tributario, doganale, cooperativo, della finanza locale, delle municipalizzazioni, ecc. Merito dell'E. fu di costituire un gruppo omogeneo di collaboratori, in prevalenza torinesi: oltre a Jannaccone, ne fecero parte Giuseppe Prato, professore nel R. Istituto superiore di commercio, Alberto Geisser, uomo d'affari di origine svizzera fra i principali finanziatori della rivista, Attilio Cabiati, Gino Borgatta e altri. Alla vigilia della grande guerra la Riforma era seconda per autorevolezza solo al Giornale degli economisti ". C.f.r. Treccani. Dizionario biografico degli italiani.
Note sull'opera
sparse leggere fioriture