Filosofo ed economista (Castiglione, Salerno, 1713 - Napoli 1769). Ottenuta a Napoli la prima cattedra di Economia pubblica, con le “ Lezioni di commercio” (1765-67), gettò le basi della cosiddetta scuola napoletana, proponendo una consistente revisione della politica economica dello stato napoletano basata su una fusione equilibrata di alcuni aspetti teorici del mercantilismo con elementi delle nuove correnti fisiocratiche e liberiste.
Note sull'opera
leggero alone al margine inf. del tomo I°, antico restauro per uno strappo a pp. 119 del tomo II°.