" Nel 1825 e 1826 pubblicò a Roma, in Otto volumi, Il foro criminale, ampia trattazione sistematica divisa in dieci parti o trattati, in cui l'A. si occupò "... di raccorre tutto quello che circa i delitti, le prove, e le pene contienesi nelle leggi comuni, nelle Bandimentali, nel Gius Canonico e nelle Apostoliche Costituzioni; di esporre inoltre i sistemi della procedura saggiati dai Prammatici ed osservati nel Foro..." (ma questa ultima parte non venne per il momento realizzata). Con circolari della segreteria di stato di Leone XII ai cardinali legati e ai prelati delegati delle province fu ordinato che tutti gli impiegati dell'amministrazione della giustizia criminale si provvedessero di tale opera, disposizione confermata da Gregorio XVI per mezzo del prefetto della Segnatura il 3 febbr. 1832. All'opera maggiore seguì la Pratica criminale, Roma 1829-1830, in tre volumi, destinata alla trattazione della procedura ". C.f.r. Treccani. Dizionario biografico degli italiani.
Note sull'opera
copia di notevole freschezza, strappetto al margine esterno bianco del frontespizio del tomo VI°.