come la maggior parte delle edizioni ottcentesche coha me appendice un Ragionamento in difesa di un inquisito d'omicidio che dovrebbe servire da applicazione pratica dei concetti esposti nel trattato
"De Simoni, come gli altri penalisti del suo tempo, già prospetta quella distinzione tra indicatori del dolo attinenti alla persona e indicatori riguardanti invece la condotta, che sarà affinata da Carrara e che si imporrà definitivamente con Finzi e Bricola. E proprio da ciò discende un insegnamento della dottrina penalistica italiana di fine settecento: porre al centro del dolo la volontà e rifiutarne al contempo – nonostante questa caratterizzazione psicologica – ogni presunzione, valorizzando il momento dell’accertamento". c.f.r. De Muro. Il dolo tra affetto ed effetto. Alberto De Simoni e la scienza penalistica italiana della seconda metà del XVIII secolo.
Note sull'opera
sparse leggere fioriture