"Se Carlo Alberto per la storia politica è celebrato quale datore della libertà politica nello Stato subalpino e iniziatore della indipendenza italiana, per la storia giuridica merita d'essere annoverato come il terzo rinnovatore, dopo Emanuele Filiberto e Vittorio Amedeo II, del diritto piemontese.Nel 1831 nominò una commissione legislativa di giuristi e magistrati presieduta dal ministro guardasigilli Giuseppe Barbaroux e divisa in quattro sezioni: quella civile, quella per il procedimento civile, quella per le leggi commerciali e l’ultima per le materie penali. Questo nuovo sistema misto d'inquisizione e di accusa fu introdotto col Codice di Procedura Criminale del 1847. Il legislatore accennando nel preambolo dell'editto di promulgazione alla riforma precedente dice: " Noi siamo venuti nella determinazione di dare ad esso (codice) quel compimento ch'è richiesto da una retta amministrazione della giustizia, e conseguentemente abbiamo posto a base dell'Istruzione Criminale la procedura orale e la pubblicità dei dibattimenti, conferendo ad un tempo ai nostri magistrati e tribunali l'autorità necessaria ad antivenire qualunque abuso per cui la religione i costumi e l'ordine pubblico potessero venire compromessi". C.f.r. Del Giudice P. Storia del diritto Italiano.
Note sull'opera
copia in grande formato, assai marginosa stampata su carta forte in ottimo stato di conservazione, leggerissimo alone alle prime 3 carte e qualche macchietta sparsa. Questa particolare tiratura dei codici veniva dedicata a personaggi di particolare importanza oppure a chi, grazie agli ampi margini, aveva il compito di revisionare o annotare eventuali modifiche.