" Concepita come una privata prosecuzione del Supplemento alla Collezione delle leggi, l’opera raccoglieva le «opinioni dell’autore sopra i vari punti di diritto ch’egli ha avuto occasione di esaminare» sia in qualità di avvocato generale presso la Corte suprema sia in altre occasioni. L’asse portante dell’opera è costituito dalle Conclusioni disposte in ordine cronologico e argomentate da Nicolini intorno alle «quistioni di diritto», ossia ai punti controversi che emergevano nella trattazione della causa. Seguiva la sentenza e, in appendice, gli «altri lavori» ". C.f.r. Treccani, Dizionario biografico degli italiani.
Da segnalare oltre le Conclusioni, diversi discorsi inaugurali come quello Della divisione dell’avvocheria criminale dalla civile, oppure Dell’uniformità e celerità nell’amministrazione della giustizia.
Note sull'opera
sparse fioriture e leggeri aloni marginali, il tomo VI° stampato dalla Tip. Dicesinia.
Note sull'autore
Nicolini NiccolaGiureconsulto e letterato nato a Tollo (Chieti) nel 1772 e morto a Napoli nel 1857. Primo presidente della Corte di cassazione del Regno di Napoli, collaborò ai codici del 1819 (furono quasi tutta opera sua il cod. penale e quello di procedura penale); insegnò diritto e procedura penale nell'univ. di Napoli; fu ministro senza portafogli (1841-48); lasciò numerose opere, tra cui la Procedura penale del Regno delle Due Sicilie e le Questioni di diritto.