Giurista, avvocato e uomo politico, nato a Sala Consilina (Salerno) il 29 maggio 1888. È stato professore di diritto penale e diritto processuale penale all'università di Napoli. Esperto penalista, fu relatore per la riforma dei codici penali e di procedura penale. Ricoprì importanti cariche politiche durante il ventennio fascista; fu ministro di Grazia e giustizia dal 6 febbraio al 25 luglio 1943. Votò per l'ordine del giorno Grandi nella seduta del Gran consiglio del 24-25 luglio 1945; per cui il tribunale straordinario di Verona lo condannò a morte in contumacia.
Note sull'opera
sparse fioriture.