di notevole rarità (una sola copia posseduta in Italia nella Biblioteca centrale giuridica di Roma) questo trattato del giurista e nobile calabrese originario di Diavoli (Catanzaro) nel quale evidenzia errori e mancanze del Progetto del Nuovo Codice Penale del Regno d'Italia che, attraverso molte vicissitudini, vedrà la luce solo 19 anni dopo nel 1888.
Note sull'opera
ottimo esemplare stampato su carta forte, assai marginoso.