di grande rarità queste 3 opere di diritto penale del grande giurista napoletano rappresentano le sue prime monografie della materia.
" La sua poderosa produzione penalistica si caratterizza per il potente e a tratti soverchiante impianto storico-filosofico. La Propedeutica al diritto penale delle Due Sicilie (Napoli 1858), che gli valse la notorietà in Italia, si presentava come un’introduzione ‘enciclopedica’ e storica a una scienza penale concepita quale sistema organico e destinata a culminare nel «ritorno spontaneo a Dio, come trionfo del bene sul male». L’ambizioso affresco si completò con i trattati di penalità generale e speciale (Napoli 1858-59) ". C.f.r. Treccani dizionario biografico degli italiani.
Note sull'opera
leggeri aloni marginali, rinforzo al frontespizio del tomo di Penalità Generale e di Propedeutica, tagli spruzzati.
Note sull'autore
Pessina Enrico" Giurista (Napoli 1828 - ivi 1916). P. avversò il positivismo filosofico e metodologico applicato alle scienze giuridiche e l'empirismo semplicistico di antropologi, psicologi e sociologi criminalisti. La genialità della sua mente ebbe davanti a sé orizzonti più vasti di quello del diritto, e così fu non soltanto grandissimo giurista, ma filosofo, letterato e storico. E fu avvocato insigne e conferenziere affascinante. Insieme a Fr. Carrara fu uno dei capi della scuola classica del diritto penale, alla quale, sotto l’influenza della filosofia hegeliana, diede con originalità e equilibrio un indirizzo filosofico. La pena fu da lui concepita come retribuzione giuridica del male del reato, e oggetto della scienza del diritto penale fu, per lui, non il diritto ideale, ma il diritto storicamente divenuto e positivamente vigente nello stato. ". C.f.r. Treccani. Enciclopedia online.