Nel 1861 pubblicò a Napoli Le quistioni di diritto esaminate nelle decisioni della corte suprema di giustizia di Napoli e nelle conclusioni profferite all’udienza, non che in altri lavori: nel titolo dell’opera l’autore specificava che «si sono aggiunti il confronto e l’analisi dei Codici sardi per le materie che formano oggetto delle quistioni». Le Quistioni intendevano raccordare teoria e prassi, sviluppando le tematiche penalistiche attraverso l’esame della giurisprudenza. In essa Roberti criticava la scelta del governo di estendere la legislazione penalistica del Regno di Sardegna al Mezzogiorno, dove sarebbe stato opportuno lasciare in vigore le parti penalistiche del Codice per lo Regno perché le leggi napoletane «avevano a loro favore una presunzione di efficacia garentita da oltre quarant’anni di pruova e sopra il più vasto e popoloso degli Stati d’Italia, ed avevano richiamato l’ammirazione delle nazioni anche più colte d’Europa» C.f.r. Treccani. Dizionario biografico degli italiani.
Note sull'opera
sparse leggere fioriture