Pessina Enrico" Giurista (Napoli 1828 - ivi 1916). P. avversò il positivismo filosofico e metodologico applicato alle scienze giuridiche e l'empirismo semplicistico di antropologi, psicologi e sociologi criminalisti. La genialità della sua mente ebbe davanti a sé orizzonti più vasti di quello del diritto, e così fu non soltanto grandissimo giurista, ma filosofo, letterato e storico. E fu avvocato insigne e conferenziere affascinante. Insieme a Fr. Carrara fu uno dei capi della scuola classica del diritto penale, alla quale, sotto l’influenza della filosofia hegeliana, diede con originalità e equilibrio un indirizzo filosofico. La pena fu da lui concepita come retribuzione giuridica del male del reato, e oggetto della scienza del diritto penale fu, per lui, non il diritto ideale, ma il diritto storicamente divenuto e positivamente vigente nello stato. ". C.f.r. Treccani. Enciclopedia online.