assai raro questo trattato sul crimine e la pena per lo stupro del giurista toscano Torri del quale non ci è arrivata alcuna notizia salvo la sua origine di Castelnuovo di Garfagnana (Lucca) che ai tempi in cui l'autore scriveva era un dominio dei Farnese, infatti, nel trattato vengono citati gli Statuti di Bardi (Parma) e l'opera stessa è dedicata a Antonio I° Farnese. L'Autore dopo avere citato vari altri giuristi che dal 500 in poi hanno affrontato il tema dello stupro asserisce di essere stato il primo a farne un trattato monografico. Passa poi a spiegare la causa dello stupro che a suo dire è l'amore Venereo, successivamente indica tutte le possibili fattispecie di stupro, gli indizi per identificarlo, le prove, la successiva detenzione e eventuale tortura, fino alla sentenza. Seguono una dettagliata descrizione delle pene, vari allegati di applicazione pratica e in volgare una Informazione di fatto, e jus in causa di stupro sotto la fede del matrimonio e un Discorso criminale, in cui si mostra l'ingiustizia, e la Nulliltà dell'inquisizione contro il Reo preteso di stupro, e d'aborto attentato. Il trattato termina con l'ultimo Argumentum (LXI) circa la attendibilità della confessione ottenuta mediante tortura.
Note sull'opera
copia di notevole freschezza se si eccentua qualche macchietta