Non comune commento ad alcuni passi del Corpus Juris Civilis di Grozio. Giurista, filosofo, teologo e filologo olandese (Deft 1583 - Rostock 1645). Considerato il fondatore del diritto naturale, o giusnaturalismo, moderno, nella sua opera principale De iure belli ac pacis (1625), in cui sostenne l'esistenza di un diritto internazionale, si avverte un maggiore distacco da preoccupazioni di ordine teologico e un più vivo senso di autonomia della ragione rispetto a un Tommaso o a un Suarez, alle cui dottrine possono essere avvicinate alcune sue formulazioni. La mentalità di G. è quella di un umanista cristiano, di tradizione erasmiana; egli cerca, al di sotto di un sistema teologico o di un sistema di norme giuridiche, una trama razionale che ne costituisce l'essenza e che sorregge le altre componenti non sostanziali.
Note sull'opera
sparse leggere fioriture. Strappo al margine esterno delle pp. 165-166 e 181-182 e 197-198 e 209-210 con perdia di alcune parole.