Opera pricipale di Bertachini, il Repertorium composto dopo il 1471 e dedicato a Sisto IV, costituisce una vastissima enciclopedia di diritto. L'opera, pubblicata per la prima volta in tre volumi in folio a Roma presso Giorgio Lauer nel 1481, prende in esame tutte le questioni e tutti gli istituti che la scienza giuridica aveva elaborato nel diritto civile e nel diritto canonico, sia nel campo sostanziale sia in quello processuale. Le singole voci non sono riunite per materia, ma disposte in ordine alfabetico: ognuna di esse inizia con la definizione dell'istituto e prosegue con la descrizione degli aspetti più notevoli della sua disciplina giuridica. Quando, poi, un istituto è preso in considerazione sia dal diritto civile sia da quello canonico, il Bertachini riferisce su entrambe le configurazioni, dando tuttavia maggior rilevanza a quella elaborata dal diritto della Chiesa. Il Repertorium risponde ad esigenze eminentemente pratiche e divulgative: la vastità della sua struttura e la chiarezza dell'esposizione lo resero utile strumento di studio e di applicazione del diritto e ne consentirono una larghissima diffusione. C.f.r. Treccani. Dizionario biografico degli italiani.
Edizione veneta di una compagnia di stampatori si caratterizza perchè il frontespizio di ogni tomo reca una marca tipografica diversa.
Note sull'opera
Arbor Cognationis e Arbor Affinitatis incisi in legno nel testo al tomo I°, sparse leggere bruniture e leggeri aloni marginali, qualche macchietta, sparse sottolineature e note marginali a penna di antica mano, forellini ai margini bianchi dei frontespizi e ai margini bianchi di poche carte del tomo I°, N.B. mancano le cc. 193-200 al tomo I° e l'ulitma carta bianca a 4 su 5 tomi
Note sull'autore
Bertachini GiovanniNacque a Fermo nel Piceno intorno al 1448. Giovanissimo, frequentò l'università di Padova, dove ebbe maestri Francesco Capilisti e Antonio Roselli, e dove conseguì la laurea in giurisprudenza nel 1465. Partecipò in seguito alla vita pubblica in varie città dell'Italia centrale: assistente del giudice cittadino a Siena e giudice a Tolentino, divenne capitano a Firenze nel 1470; ricoprì altre cariche pubbliche a Fano e a Cesena. Chiamato a Roma da Sisto IV, fu da questo nominato avvocato concistoriale. Incerta è la data della sua morte, ma pare che essa debba collocarsi tra gli ultimi anni del sec. XV e i primissimi del successivo.