Bella copia della edizione in folio magno delle Pandette di Pothier pubblicate la prima volta nel 1748 e in questa seconda edizione rivedute, corrette ed aumentate. E' questo uno dei principali testi di diritto romano che, anche tradotto in italiano, ebbe molte edizioni e fu ristampato per oltre un secolo. Precedono il commento alle Pandette una breve biografia dei principali giuristi romani da prima di Cicerone fino a Ermogeniano, una edizione critica delle XII Tavole e degli Editti Perpetui.
Note sull'opera
leggera uniforme brunitura ad alcune carte, qualche macchietta sparsa, minuscola rosicchiatura al margine esterno bianco di alcune carte del tomo II°, minuscolo tarletto puntinale al margine sup. int. bianco di alcune carte del tomo III°.
Note sull'autore
Pothier R. G.Insigne giurista nato ad Orleans nel 1699, ed ivi morto nel 1772. Fu prima magistrato, poi chiamato dal Cancelliere Daguessau nel 1739 a ricoprire la cattedra di Diritto Civile nella Università di Orleans. Pothier fu giurista lucido e profondo nella dottrina. In quel tempo, nel nord della francia, i rapporti giuridici erano dominati dalle Consuetudini di origine germanica; mentre nel Mezzogiorno era ancora applicato il Diritto Romano. Pothier unificò i due ordinamenti giuridici e ne costruì un sistema razionale, ricavandone “con spirito illuministico” i principi generali. L’influsso della sua opera crebbe sempre più, e maggiormente quando la Rivoluzione unificava giuridicamente e politicamente la francia. La Commissione compilatrice del Codice di Napoleone si ispirò prevalentemente all’opera di Pothier; alcuni paragrafi (specialmente sulle obbligazioni e contratti) del Codice Civile di Napoleone, furono letteralmente ricalcati sul testo di Pothier.