1a edizione annotata da Gotofredo che per la prima volta usa il titolo Corpus Iuris Civilis. "nelle note al suo Corpus Iuris, per lo più superficiali, usa avvertire, non risolvere, le antinomie, citando il passo contrastante con la parola immo. E' percio' che lo Struvio, tentando di conciliare i passi antinomici del testo, intitolò la sua opera: Immo Gothofredi. Non fu un critico sommo; anzi nella prefazione a Cicerone si dichiarò avverso ai pesatori, come egli li chiama, di sillabe e di lettere... Fu giurista di alto valore ma godette fama anche superiore al merito". C.f.r. Landucci. Trattato di Diritto Civile.
Note sull'opera
leggera uniforme brunitura, leggeri aloni marginali sparsi, tomo I°: strappetto al margine inf. bianco delle prime 8 carte e rinforzo maldestramente eseguito al margine interno e inferiore delle successive 4 carte, rinforzo al margine interno e strappetto al margine inferiore bianco di 2 carte del Digesto.
Note sull'autore
Godefroy DenisGiureconsulto francese (Parigi 1549 - Strasburgo 1622). Dopo aver studiato nel Belgio e in Germania, dovette nel 1579 abbandonare la Francia essendosi convertito al protestantesimo. Rifugiatosi a Ginevra, fu ivi prof. di diritto e dal 1587 membro del Consiglio dei 200. Dopo l'invasione delle truppe sabaude, si recò a Basilea, poi a Strasburgo, dov'ebbe una cattedra di diritto: ma fu costretto a spostarsi in diverse sedi, fra cui Heidelberg. Volgarizzatore di talento, legò il suo nome soprattutto a un'edizione del Corpus iuris civilis (1583), più volte ripubblicata.