Non comune prima traduzione italiana delle Pandette di Voet che, insieme alla traduzione di quelle di Pothier furono le principali in uso nella seconda metà dell'ottocento. All'inizio del tomo V° Lib. 38 una lunga digressione sui Feudi (Digressio de Feudis), il tomo VI° in due parti, nella prima gli ultimi libri delle Pandette ed un corposo indice analitico alfabetico, nella seconda, i due trattati Del diritto militare e Della divisione della eredità.
Note sull'opera
sparse leggere fioriture, per il resto ottima copia, Avv. Giuseppe Cicolla ai frontespizi.
Note sull'autore
Voet GiovanniInsigne giurista nato a Utrecht nel 1647 e morto a Leida nel 1714. Professore di diritto nelle Università di Utrecht prima e Leida poi, è considerato uno dei maggiori giuristi olandesi, con la sua dottrina e le sue opere esercitò grande influenza, non solo in olanda, ma anche in Italia, Francia e Germania. Tra le sue opere la più importante è il “Commentarius ad Pandectas” stampata la prima volta a Leida nel 1698.”Trattazione elegante e minuta che in maniera diretta o indiretta ha esercitato una notevole influenza sui codici moderni; soprattutto su quello Austriaco. Non vi è controversia, per quanto piccola, che a’ tempi del Voet si fosse agitata o si potesse agitare, che non vi trovi la sua soluzione. Anche oggi nella scienza del diritto privato è uno dei più giovani fra i libri vecchi” c.f.r. Landucci Lando.Trattato di diritto civile.