edizione assai interessante delle Istituzioni di Gravina che continene anche altri opuscoli del medesimo autore, il ristretto dell'Origine Juris Civilis fatto da Scipione Maffei, una Oratio de Instit. Jur. Civ. utilitate di A. Matthaei, una orazione di Eineccio e una di Facciolati sulla giurisprudenza e 2 Carrmina di De Januario uno sulla Giurisprudenza e uno sugli attori del Foro.
Note sull'opera
Ritratto di Gravina entro medaglione inciso in Antiporta, sparse fioriture e bruniture.
Note sull'autore
Gravina Gian VincenzoGiureconsulto e letterato (Roggiano, Cosenza, 1664 -Roma 1718). Convinto assertore dei principi del cartesianesimo, nella sua opera è attestato quel gusto della chiarezza e della ragionevolezza che caratterizza la nascente Arcadia, di cui fu tra i fondatori (1690) e da cui si staccò (1711) per formare l'Accademia dei Quirini. Giurista e tragediografo, nella Ragion poetica (1708) tentò di costituire una nuova estetica, basata sul concetto del verosimile come fondamento della creazione artistica; le sue Origines iuris civilis (3 libri; ed. definitiva 1713) sono ritenute un modello di storiografia e bibliografia giuridica. C.f.r. Treccani, Enciclopedia Online.