Opera monumentale testimonia la grande erudizione di Leyser, tanto che i giureconsulti tedeschi del secolo successivo considerarono i contenuti delle "Meditationes ad Pandectas" al pari di Oracoli. Il metodo di Leyser consiste nel porporre per ogni titolo delle Pandette delle discussioni giuridico dogmatiche integrate dalla giurisprudenza delle varie Corti. Queste discussioni sono 684 più 6 di Supplemento, segue un copioso volume di Indici (1071 pp.) curato da G. A. Ienichen ed un volume, sempre di Ienichen di Observationes Selectae. L'opera di Leyser ha influenzato notevolmente sia li diritto civile che il diritto penale successivo.
Note sull'opera
sparse leggere fioriture e bruniture ma nel complesso ottimamente conservato, alcune parti in tedesco gotico, qualche macchietta.
Note sull'autore
Leyser AgostinoInsigne giureconsulto tedesco nato a Wittemberg il 18 ottobre 1683. Terminati brillantemente gli studi in patria, fece molti viaggi in Olanda, Inghilterra, Francia e Italia. Servì come volontario nell'esercito austriaco (contro i Turchi), quindi tornò in patria nel 1706. Nel 1708 ottenne la cattedra di Diritto nella Univerisità di Wittemberg e nel 1712 in quella di Helmsdat. Ritornato nella città natale unì l'insegnamento del diritto ad una intensa vita pubblica; fu infatti Presidente del Concistoro Ecclesiastico del Principato e Primo Assessore dello Scabinato. Morì a Wittemberg il 3 Maggio del 1752. Esponente del metodo Giusnaturalistico nel diritto Civile e Penale, lasciò molte opere, la più importante delle quali è un monumentale commento alle Pandette, le "Meditationes ad Pandectas". Poiché si staccava dalla dottrina dominante, fu oggetto di vivaci critiche, raccolte da J. Müller nelle sue Observationes practicae ad Leyserii meditationum ad Digesta opus, Lipsia 1786-1793.