Non comune edizione napoletana curata da Hillinger delle opere di Donello in una elegante legatura, non viene chiamata Omnia ma contiene tutte le opere del celebre giurista francese presenti nella più nota edizione lucchese.
Note sull'opera
bel ritratto di Donello in Antiporta, sparse fioriture e bruniture, mancanza delle pp. 259-62 al tomo III° degli Opuscoli
Note sull'autore
Donelli HugonisFamoso giureconsulto nato a Chalon-sur-Saône il 23 dicembre 1527, morto ad Altdorf il 4 maggio 1591. Fu uno dei maggiori rappresentanti della scuola culta. A soli ventiquattro anni occupava una cattedra di diritto nell'università di Tolosa, dove insegnò successivamente con Duareno, con Cuiacio e con Francesco Hotman. Ma per aver accettato il protestantesimo fu costretto a fuggire dalla Francia. Passò allora a Ginevra e di lì a Heidelberg, nella cui università restò per un certo tempo ad insegnare diritto civile. Nel 1575 fu chiamato a Leida; ma, per essersi intromesso nelle lotte politiche, fu costretto ad abbandonare anche quella città e a rifugiarsi in Franconia ad Altdorf, dove restò fino alla morte.
Uomo di forte ingegno e di straordinaria memoria, letterato insieme e giureconsulto di raro valore, Donello lasciò larga traccia di sé nella scuola e nella sua opera scientifica. Contemporaneo di Cuiacio, seguì un indirizzo scientifico diverso ed ebbe con lui aspre polemiche. Mentre infatti l'indirizzo di Cuiacio è piuttosto esegetico-analitico e, fedele all'umanesimo di Alciato, porta il giurista all'indagine storica del pensiero dei giureconsulti romani, l'indirizzo di Donello è, al contrario, sistematico-sintetico e si ravvicina a quello dei bartolisti. Donello è il principe della dommatica e le sue opere furono usate ancora per molti decennî dopo la sua morte. C.f.r. Treccani. Enciclopedia online.