Bella copia del Corpus Juris Civilis con la Magna Glossa di Accursio. E' questa una delle pochissime edizioni "illustrate" della glossa perchè, oltre agli Arbor e alla incisione con Giustiniano in trono che presenta ai maggiorenti le sue opere, sono presenti 50 incisioni disposte nelle Pandette e 5 nelle Istituzioni all'inizio di ogni titolo che illustrano con una vignetta, spesso allegorica, il significato del titolo rendendo intellegibili anche concetti astratti.
Corpus Juris Civilis. Denominazione con cui, dall’età medievale in poi, si indica la grande compilazione giustinianea del diritto romano, opera di capitale importanza per la scienza giuridica di ogni tempo. Esso oggi si presenta composto da 4 parti: il Digesto, il Codice, le Istituzioni e le Novelle.
Glossa è una breve dichiarazione di una parola o di un passo oscuro di un autore. Col tempo venne ad indicare un genere speciale di interpretazione dei testi di diritto dovuto principalmente alla scuola bolognese. Quando l'opera dei glossatori si moltiplicò al punto che il testo della legge non era più visibile sotto la congerie delle Chiose, che presso i pratici avevano pur esse valore di leggi, tanto che la contradditorietà di tali Glosse favoriva sempre più i cavilli nelle cause forensi, si sentì la necessità di ridurla entro sicuri confini. Questo compito venne assunto dal grande giurista duecentesco Accursio che maneggiò un materiale enorme e diede vita alla Glossa Ordinaria o Magna Glossa che, al suo apparire, spazzò via tutta la letteratura precedente. L'autorità della glossa accursiana fu enorme in tutto il mondo e i gureconsulti posteriori da Baldo in poi furono tutti d'accordo nell'attribuirle una autorità indiscussa.
Note sull'opera
stampato in rosso e nero, 9 Arbor incisi a piena pagina nel testo, una grande incisione raffigurante Giustiniano che offre i Codice ai maggiorenti, 55 figure (50 nelle Pandette, 5 nelle Istituzioni) all'inizio dei titoli, bei capolettera figurati, leggeri aloni marginali sparsi e qualche macchietta, minuscolo forellino al frontespizio del Vetus, rinforzi alle prime e ultime carte ma nel complesso copia assai fresca e ben conservata.
la collazione del Volume Legum è: 10 cc-nn. 272 col-num., 1184 col-num. 6 cc-nn.