La Scienza della Legislazione segnò il grande progresso fatto dal pensiero italiano nel campo del diritto e della economia pubblica. Essa si ispira alla dottrina ed ai postulati fondamentali del movimento illuminista. Filangieri volle scrivere la Teoria delle Leggi da Farsi così da provocare dai governi le utili riforme; egli mirò a creare un tipo universale di legislazione, indipendente dalle particolari condizioni dei popoli. All’Indice dei Libri Proibiti con Decreto del 12 giugno 1826.
Note sull'opera
ritratto di Filangieri in antiporta, tagli azzurrini, nel complesso copia fresca e ben conservata N.B. al tomo 8 mancano le pp. 1-16 e 321-364.
Note sull'autore
Filangieri GaetanoPensatore politico (Napoli 1752, Vico Equense 1788). Alfiere nell'esercito borbonico, lasciò il grado per darsi agli studi e, per breve tempo, all'avvocatura. Allora concepì il disegno di ridurre la legislazione a unità di scienza normativa, e lo tradusse poi in atto nella Scienza della Legislazione. L'opera propugna assennate riforme in materia di procedura penale, combatte la feudalità, auspica un sistema di educazione pubblica di ispirazione platonico-russeauiana, pone l'esigenza di una codificazione delle leggi.