volunme miscellaneo che racchiude 3 opere di Fierli commercio in Toscana alla fine del XVIII° secolo
1) opera che come altre è improntata all'opzione liberista in ogni settore dell'economia in cui esamina con chiarezza le principali cause e rimedi dei danni arrecati dalle persone e dagli animali alle coltivazioni, riprendendo in parte temi già affrontati in altri lavori.
2) opera in cui sosteneva la necessità della più ampia libertà nella compravendita, senza alcun aggravio a carico del venditore,
3) " Negli anni di fine secolo il Fierli era ritornato spesso all'esame di aspetti particolari della legislazione economica toscana. Ne è un esempio il Della divisione dei beni dei contadini e di altre simili persone (Firenze 1797), opuscolo rivolto. tramite la disamina delle articolazioni del contratto di mezzadria, di cui il F. sottolineava fortemente gli aspetti di accordo societario tra le parti, a "rendere più brevi e di più facile risoluzione le liti" (p. 3) che potevano intervenire in" questo campo. Nel loro insieme le pagine del F. risultano dettate da un robusto senso pratico e da una indubbia competenza tecnica, riflesso a sua volta dell'attività sua di tenace e agguerrito proprietario terriero del Cortonese, ma anche da un paternalismo moralistico nei confronti dei ceti subalterni, che nella frugale laboriosità dei contadini scorgeva l'elemento principale dello sviluppo economico della società". C.f.r. Treccani. Dizionario biografico degli Italiani.
Note sull'opera
sparse fioriture, qualche carta brunita.