rara raccolta dei Decreti Reali di Carlo III, delle Istruzioni, Decisioni e Regolamenti riguardanti l'espulsione dei Gesuiti dai domini spagnoli, comprese le indie e le Filippine e la confisca dei loro beni. La parte IV contiene il breve papale " Dominus ac Redentore " di Clemente XIV in latino e spagnolo che sancisce lo scioglimento definitivo della Compagnia di Gesù. La raccolta comprenderebbe anche una quinta parte di 74 pp. stampata nel 1784. Anche nelle quattro parti è comunque assai difficile a trovarsi perchè le varie parti furono stampate a diversi anni di distanza.
Note sull'opera
leggero alone marginale alle prime e ultime carte, per il resto ottima copia.
Note sull'autore
Gesuiti[ Gesuiti]La Compagnia di Gesù tra 600 e 700.
Nuove violente polemiche nasceranno poi, sotto il generalato di Gian Paolo Oliva (1664-82): attorno al quietismo dei Molinos, sostenuto in principio dallo stesso papa Innocenzo XI contro le confutazioni dei gesuiti, tra cui celebri quelle del Segneri, attorno alla questione delle regalie con Luigi XIV e sulle libertà della chiesa gallicana, nelle quali alcuni gesuiti francesi presero le parti del re, provocando l'ira del papa contro la Compagnia. Sotto il governo del fiorentino L. Ricci (1758-73), diciassettesimo generale, la Compagnia sostenne la più fiera persecuzione che ricordi la sua storia. Cacciata prima dal Portogallo (1759), dalla Francia (1762), dalla Spagna (1767), dalle Due Sicilie e da Malta (1768), da Parma (1769), si vide alla fine universalmente soppressa da Clemente XIV il 21 luglio 1773. In quel tempo la Compagnia contava 49 provincie, divise in 6 assistenze, 61 noviziati, 669 collegi, 24 case professe, 340 residenze, 171 seminari, 1542 chiese, 271 missioni con un totale di circa 24.000 religiosi, tra cui molti illustri. I suoi membri dispersi diedero qua e là origine a varie associazioni di zelanti sacerdoti (Padri della Fede, Amicizia cattolica...) che ne continuarono le tradizioni. Alcuni collegi gesuitici con altri loro domicili seguitarono tuttavia a sussistere (in Prussia e nella Russia Bianca), finchè nel 1814 Pio VII ristabilì la Compagnia nel primitivo suo stato.