Le opere del pavese Garoni sulle Costituzioni Milanesi.

Titolo	1) Observationes in Constitut. Dominii Mediolanensis, 2) Commentaria in Tit. de Iur. & Privil. Fisci, 3) Commentaria in Tit. de Oneribus Nov. Const. Mediol., 4) Commentaria in Tit. de Accusat. & Denunciat. Constit. Status Mediolani, 5) Commentaria in TIt. de Meretricibus, & Lenonibus Const. Mediol., 6) Commentaria in Tit. de Poenis Nov. Const. Status Mediolani, 7) Commentaria in Tit. de Senatoribus Nov. Const. Status Mediolani, 8) Commentaria de continuanda possessione defuncti in haeredem, 9) Ordines ac Decreta Constitutionumq. declarationes ab excellentissimo Senatu Mediolani editae.
Autori	Garoni Angelo Stefano
Stampato da	Vari stampatori
Stampato a	Mediolani
Anno	1627 - 1647
Dimensioni	in 4° \| cm 24 x 19
Pagine	sono 9 tomi in 2 voll. di: 10 cc-nn. 103 pp.; 18 cc-nn. 191 pp.; pp. 120 più 2 cc-nn.; 2 cc-nn. 67 pp. 4 cc-nn.; 4 cc-nn. 32 pp.; 4 cc-nn. 248 pp.; 4 cc-nn. 90 pp. 2 cc-nn. pp. da 95 a 358 più 1a c.b.; 4 cc-nn. 162 pp.1a c.b.; 14 cc-nn. 278 pp. 1a c
Legatura	pergamena coeva rigida con doppio tassello (un poco lisi), tagli rossi.
Prezzo €	€ 1.800,00

raro insieme delle opere del pavese Garoni di commento alle Costituzioni Milanesi stampate nell'arco di 20 anni che spaziano dal diritto civile, al penale all'amministrativo. Particolarmente curioso il volumetto di commento al Tit. XV Lib IV delle Costituzioni "De Meretricibus & Lenonibus". Alcune parti in volgare.

Note sull'opera

nel complesso esemplare molto fresco, sparse note marginali a penna di antica mano, qualche macchietta, rinforzo al margine interno bianco di qualche carta, frontespizi con piccola mancanza marginale per asportazione di antico tassellino che separava un'opera dall'altra. I tomi stampati tutti a Milano da Bidelli, Corti, Ghisulfi.

Note sull'autore

Garoni Angelo Stefano

Insigne Avvocato, nato a Pavia e vissuto tra la seconda metà del 500 e la prima metà del 600. Iscritto al Collegio dei Giuristi e professore, prima di Istituzioni e poi di Pandette nell'Università di Pavia dal 1609 al 1619, in seguito Segretario del Senato di Milano. Il suo nome è legato a vasti commentari alle ordinanze e Statuti di Milano che si distinguono per il contributo dottrinale e la specificità degli argomenti.

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