Sono 513 Consilia del celebre giurista calabrese Parisio che testimoniano la sua intensa attività di pratico che unì ad importanti incarichi in questioni di Stato e ad una brillante carriera universitaria. Tra questi ricordiamo il celebre parere, redatto nella prima metà del 1533 e sottoscritto da Filippo Decio, in cui, su richiesta di papa Clemente VII, intervenne sul battesimo forzato degli ebrei in Portogallo (1497), sollevando dubbi sulla sua legittimità. Influenzò la posizione della Curia, che nella bolla Sempiterno Regi del 7 aprile 1533 giunse a dichiarare nulla la conversione di quei «nuovi cristiani» (ma si trattò di un pronunciamento senza conseguenze).
Note sull'opera
I°: alone al margine interno, tarletto alle carte 133-144 che lambisce il testo; II°: aloni sparsi; III°: front. un poco stropicciato, tarletti marginali che occasionalmente interessano il testo senza mai comprometterne la comprensione; IV°: sparsi tarletti ai margini esterni bianchi di alcune carte.
Note sull'autore
Parisio Pietro PaoloGiurista calabrese nato a Cosenza nel 1473 e morto a Roma nel 1545. Nel 1521 divenne professore di gius civile nella Università di Padova raggiungendo grande fama, tanto che, le più celebri Università facevano a gara per averlo come professore. Si recò quindi a Bologna e a Roma dove insegnà l'uno e l'altro diritto con grande numero di scolari. Nel 1537 papa Paolo III° lo volle presso di se' per valersi dei suoi autorevoli consigli negli affari di Stato, quindi, lo creò Uditore di Camera e nel 1538 lo fece Vescovo di Nusco (Avellino). Nel 1540 gli diede la popora cardinalizia e in seguito lo nominò Giudice della prima fondazione del Tribunale della Santa Inquisizione. Ci ha lasciato commenti a varie parti del corpus iuris civilis e canonici e una grande quantità di Consilia.