Assai fascinosa edizione lionese del commento di Bartolo a parte del Codice e alle Autentiche con un bel frontespizio in rosso e nero con al centro Bartolo in cattedra e ai lati cornici allegoriche, bei capolettera ornati, stampato in carattere semigotico.
Note sull'opera
leggeri aloni marginali e qualche macchietta, manca ultima carta bianca al tomo II° e le carte 53/54 del tomo III° sono riprodotte.
Note sull'autore
Da Sassoferrato BartoloInsigne giurista nato a Sassoferrato nel 1313 e morto a Perugia nel 1357, forse il più grande che l'Italia abbia avuto e uno dei massimi di tutti i tempi. Discepolo di Cino da Pistoia si laureò a Bologna a soli 20 anni. Fu giudice a Todi e a Pisa e Professore a Pisa e Perugia. Rappresentò Perugia presso Carlo IV e fu nominato suo consigliere. Eccelse per profondità di pensiero e acume giuridico, per forza di sintesi e per l'equilibrio eccezionale. Raggiunse, ancora in vita, fama altissima, anche fuori d'Italia. Lasciò commenti ad ogni parte del Corpus Iuris Civilis, trattati, e Consilia. Dopo la sua morte furono istituite cattedre per illustrare le sue opere accanto alla Glossa Accursiana, e da lui prese nome tutta una corrente del diritto europeo i Bartolisti.