Un grande classico del 500, in questo caso anonimo ma probabilmente opera di A. De Nebria, umanista spagnolo vissuto a cavallo tra il XIV° e il XV° secolo, in questa edizione arricchito di un trattatello di Ortografia di Alberico da Rosate e del Modo Studendi in Utroque Iure di G.B. Caccialupi.
Note sull'opera
aloni sparsi, qualche carta brunita, minimi tarletti al margine bianco di pochissime carte.